Lago delle Piazze

Altopiano di Pinè e Val di Cembra

Pineta Hotel & Camping

Altopiano di Pinè e Val di Cembra
Consigliato da Pescare in Trentino

Nella pletora di itinerari di pesca in Trentino non può certamente mancare un lago, anzi una diga alpina, che sorge sull'Altopiano di Pinè, territorio a nord est di Trento. Ci si arriva con facilità dopo aver percorso la Valsugana, quindi si sale verso Baselga, rinomata località turistica e meta di tanti pescatori che insidiano il luccio al Lago di Serraia. A pochi chilometri da quest'ultimo, nasce il lago delle Piazze, meraviglioso itinerario di pesca (e non solo), che offre un ventaglio di opportunità per il pescatore dilettante che vuole praticare la pesca alla trota, lo spinning e la pesca al colpo in un contesto naturalistico di montagna. Inoltre, per i pescatori che viaggiano o visitano d'estate il Trentino con la famiglia al seguito, il lago delle Piazze è un ottimo punto d'incontro che mette tutti d'accordo: passeggiate in famiglia, escursioni, balneazione e sport acquatici per grandi e piccini. Scopriamolo assieme!

Caratteristiche e pesci presenti 

Il lago delle Piazze ha origine artificiale. Nasce grazie allo sbarramento del Rio Val de Lac, un piccolo immissario la cui acqua è accumulata dal lago che presenta una diga in cemento sul lato sud. Ci troviamo in alta quota, infatti siamo 1.000 metri di altitudine quindi il clima è rigido, e la popolazione ittica è ben abituata al calo termico invernale e alla superficie ghiacciata. Le sponde sono comode, ben accessibili, ma non sono mai uguali: il lago tende a salire e scendere a seconda della stagione, quindi in primavera ed autunno è al minimo, mentre in piena estate raggiunge il massimo della portata. La sponda ovest è percorribile con massima facilità. La sponda est è a ridosso di un bosco, quindi addentratevi solo se opportunamente equipaggiati. La sponda nord, come anche la sponda sud, sono le più frequentate dai turisti, bagnanti ed anche dai pescatori. I pesci presenti sono principalmente trote iridee (d'immissione), trote fario, persici reali, lucci, cavedani, scardole. Le semine di trote iridee sono previste ogni 14 giorni da fine marzo/inizio aprile e proseguono fino a metà ottobre.

Regolamento

Il lago delle Piazze è in concessione alla Apdt di Trento. La pesca è aperta tutto l'anno, tranne quando più della metà della superficie è ghiacciata. Per pescare occorre acquistare un permesso giornaliero (anche senza licenza di pesca di tipo B), dal costo di 15€, che consente di pescare con un massimo di 2 canne, e sopprimere massimo 5 trote. Si può pescare con le esche naturali come camole, lombrichi, bigattini (massimo 50 grammi) e con le esche artificiali dotate di ardiglione, come cucchiaini, minnow, ondulanti ed esche siliconiche. La pasturazione è ammessa fino ad un massimo di 500 grammi giornalieri. Vigono due divieti di pesca: il primo, a ridotto della diga (zona sud) per circa 40 metri, e il secondo all'entrata dell'immissario (zona nord). In entrambi i tratti è vietato pescare e sostare. La pesca, inoltre, non è consentita i venerdì delle semine e nei due giorni precedenti alle gare. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato, pertanto invito a contattare la Apdt di Trento per una conferma: info@apdt.it oppure 0461.930093.

Attrezzature consigliate

La pesca più praticata al lago delle Piazze è la trota lago. Per catturare le trote, ci sono due possibilità: cercarle a 15/20 metri pescando a galleggiante, oppure tentare la cattura in lontananza (anche a 50 metri) lanciando bombarde ed effettuando la tremarella. Nel primo caso, pescando a galleggiante, consiglio di montare una bolognese di 5 metri con un galleggiante da trota da 4 grammi, torpille o vetrino in misura da 5, girella tripla e terminale su 50/60 centimetri. Lancerete ad una buona distanza e, pian piano, proverete a recuperare. Se preferite, invece, la pesca con la bombarda, dotatevi di bombarde da 10/15 grammi da mezzofondo. Completate la montatura con una girella tripla ed un terminale di 120/150 centimetri. Lanciate in lontananza, poi attendete che la bombarda entri in azione e cominciate il recupero muovendo la punta della canna. In entrambi i casi c'è l'incognita dell'assenza di pesce. Pertanto conviene battere prima il lato nord, dove effettuano le semine, per allontanarsi poi (qualora non ci siano mangiate) verso sud, pian piano, con spostamenti di 100/150 metri. Per chi volesse, invece, pescare al colpo, c'è l'imbarazzo della scelta: bolognese, inglese, canna fissa e roubaisienne.

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