Cosa spinge il pescatore a battersi contro prede di peso? Il desiderio di sfidare un avversario temibile, il gusto dell'imprevedibile oppure la voglia di riscatto? Non mi è dato saperlo, le motivazioni sono tante. Ciò che conta, però, è raccontare di un lago meraviglioso, che si trova nel cuore del Trentino e nasce in un contesto naturalistico da fiaba. Un lago che offre scorci notevoli, adatti a fotografie che rievocano ricordi indelebili. Un lago, infine, che può garantire la cattura del luccio di una vita, a patto di rispettare l'ambiente e i suoi abitanti. Questo lago si chiama Lago di Serraia ed è oggetto, ogni anno in primavera ed autunno, di innumerevoli battute di pesca di tanti appassionati che vogliono confrontarsi con i suoi esocidi: difficili ma famelici, lunatici ma sorprendenti, bellissimi e tavolta unici nel loro genere!
Il lago di Serraia è un lago alpino di origine glaciale che si trova a circa 1.000 metri di altitudine. La sua forma, come si legge in molti libri, è simile a quella di una goccia d'acqua, con il lato nord più stretto e il lato sud più largo. D'estate è particolarmente pittoresco, verdeggiante, meta ideale per lunghe passeggiate. D'inverno, invece, la sua superficie si ghiaccia e molti ne approfittano per pattinare o effettuare altri sport invernali. Il lago di Serraia, inoltre, presenta sponde molto comode e regolari, con alcuni accessi in acqua per la balneazione e per natanti. È popolato principalmente da lucci, tinche, cavedani, persici, scardole, alborelle, anguille e (forse) carpe. La sua fama varca il Trentino e arriva anche fuori provincia: ciò deriva dalla presenza di grossi lucci che, durante le catture registrate negli anni, hanno raggiunto anche il metro di lunghezza!
Il lago di Serraia è uno specchio d'acqua in concessione alla Apdt di Trento. Per pescare bisogna comprare un permesso giornaliero (anche senza licenza di tipo B) che costa 15€. Si può pescare con massimo 2 canne, sia con esche naturali tipo bigattini (massimo 50 grammi) lombrichi ed anche il pesce vivo per il luccio, sia con esche artificiali come minnow, ondulanti, grossi cucchiaini, siliconici. La pasturazione è ammessa con un massimo di 0,5 kg giornalieri. Sul lato nord del lago vige un divieto di pesca ben segnalato perchè la zona è biotopo provinciale, quindi un tratto di particolare interesse naturalitistico. La misura minima per il luccio è di 60 centimetri ma si prega vivamente di rilasciarli per contribuire alla salvaguardia dell'ecosistema lacustre. È consentita la soppressione di massimo 1 pezzo al giorno. Il divieto per tale pesca va dal 1° marzo al 30 aprile di ogni anno. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato. Suggerisco di contattare la Apdt di Trento per una conferma: info@apdt.it oppure 0461.930093.
Il lago di Serraia può essere affrontato pescando al colpo oppure al luccio. Coloro che scelgono di concentrare l'attenzione sull'esocide, possono scegliere se pescarlo a spinning oppure col pesce vivo. Nel caso optino per lo spinning da riva (dalla barca seguono regole differenti), consiglio di pescare con una canna da 2,40/2,70 metri con azione di almeno 10/30 grammi, anche se una 20/40 grammi è l'ideale. Il mulinello, un buon taglia 3000/4000, dovrà essere imbobinato con un monofilo in trecciato, mentre la scelta dell'esca dovrà ricadere su ondulanti, jerks, crankbaits, shads armati. I pescatori locali praticano anche la pesca col vivo che va eseguita con canne in carbonio intrecciato di 4/4,50 metri, mulinelli taglia 3000/4000, nylon dello 0,30 in bobina, grossi galleggianti, piombino scorrevole e una scardola viva innescata su uno o più ami (a discrezione del pescatore).
Il luccio è un predatore armato di circa 700 denti, quindi è buona norma impiegare un finale in acciaio o in titanio per evitare la rottura del trecciato o del nylon. Inoltre occorre munirsi preventivamente di un paio di pinze a becco lungo, oltre ad un apribocca. Entrambi gli strumenti possono concretamente aiutare nella fase di slamatura. Sconsigliamo invece di adoperare il boca grip, il raffio e di trascinare al suolo le prede. Il Luccio è un predatore che regola in modo naturale gli equilibri della fauna acquatica. Insidia pesci malati, deboli, moribondi, garantendo una selezione naturale. Lascia invece pesci più forti, robusti, di buona taglia, consentendo di rafforzare geneticamente molte specie. Rilasciarlo è importante, non dimenticatelo!
Nota dell'autore: si ringrazia Andrea Valcanover per il prezioso contributo fotografico. Grazie anche a Yuri Andreatta per le doverose ed importanti precisazioni per la pesca al luccio.
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