Avete mai desiderato di pescare trote in un laghetto a pochi passi da casa? Magari un laghetto dove praticare catch & release pescando a mosca o ad area trout con attrezzature leggere? Oppure un laghetto per appassionati di trota lago, che amano dilettarsi con galleggiantino e vetrino? Ed ancora, se vi dicessi che tutto questo esiste, che non è un sogno, e che possono frequentarlo nei weekend tutti quanti, grandi e piccini (ovviamente muniti di licenza e permesso giornaliero)? Oggi vi presento un laghetto a Trento, che si trova in periferia, raggiungibile in meno di dieci minuti di auto o in bus, che rappresenta uno dei miei spot preferiti in primavera ed in autunno. Sto parlando del laghetto di Ponte Alto, sulla strada che porta verso la Valsugana; uno specchio d'acqua che tutti i trentini e non (turisti) avranno visto più o meno una volta nella vita ma, probabilmente, non ci hanno ancora pescato.
Il laghetto di Ponte Alto sorge nella periferia est di Trento. Trattasi di un laghetto recintato, il cui accesso è regolamento ai soci APDT e ospiti, solo nel fine settimana successivo alla semina, che avviene ogni 14 giorni a partire da marzo/aprile e prosegue fino a metà ottobre. Ha una forma simile a quella di un 8 al contrario: più largo nell'estremità superiore, più stretto verso la base. Ha sponde comode e ben curate, ma si pesca solitamente da una sponda, quella di accesso al laghetto. La profondità è di circa 2,5 metri, forse in alcuni punti raggiunge i 3 metri quando il laghetto è al massimo della sua portata. Ottiene acqua in entrata dal torrente Fersina che scorre accanto, e la riversa nello stesso torrente, passando per un piccolo impianto idroelettrico. È popolato da trote di immissione, anche se sono presenti alcuni ibridi (come testimoniato dalle foto) e qualche cavedano che "bolla" in superficie, specie d'estate. È un ottimo spot per la pesca in città nel fine settimana, specie quando abbiamo poco tempo a disposizione ma non vogliamo rinunciare alla pesca, senza dover macinare troppi chilometri.
Lo specchio d'acqua è in gestione alla APDT di Trento; apre nei mesi succitati e, per accedervi, è richiesto il possesso di un permesso giornaliero che ha un costo di 15€ (reperibile anche senza licenza di tipo B). Il permesso consente di catturare fino a 5 trote iridee o fario, mentre è vietato sopprimere ibridi. Si può anche pescare in modalità no-kill (mosca o area trout), ma occorre comunque segnare le trote al guadino, quindi bisogna smettere l'attività di pesca al raggiungimento di 4 pesci. Sono ammesse tutte le esche: naturali (camole e lombrichi), metalliche (cucchiaini, ondulanti, ecc.), artificiali (pastelle, gomme, ecc.). Il bigattino è sempre vietato. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato. Informatevi contattando la Apdt di Trento ai seguenti recapiti: info@apdt.it oppure 0461.930093.
Pescare al laghetto di Ponte alto non richiede particolari attrezzature per la pesca alla trota. Si può pescare di fino, con canne da area trout oppure spinning finesse (massimo 2 metri con azione 0,5/5 grammi), oppure con una bolognese di 5 metri a galleggiante. Altrimenti, se siete patiti della trota lago, sappiate che è anche consentita la pesca a vetrino o piombino, quindi munitevi di telescopiche da tremarella con azione 1/3 o 2/6 grammi. Massima libertà, insomma, anche per coloro che vogliono pescare a mosca. Personalmente consiglio di impostare la battuta di pesca a galleggiante, perchè è una tecnica che rende la sfida un po' più complicata: bisognerà lanciare, recuperare lentamente e stimolare le trote con piccoli sussulti del galleggiante. L'alternativa è pescare a spinning o ad area trout, sfruttando il massimo divertimento che le entrambe le varianti ultraleggere possono fornire al pescasportivo. Non dimenticate un guadino con rete gommata: le trote sono molto combattive ed anche di buona taglia! Talvolta può essere necessario guadinarle, evitando di salparle al volo, riducendo quindi il rischio di fastidiose slamate.
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