Anni fa, durante un'esplorazione pomeridiana in Alta Valsugana, decisi di seguire l'istinto di pescatore e mi diressi verso un lago che mi incuriosiva per il suo nome, e per la fama assolutamente positiva che regnava nei discorsi di chi frequentava i negozi di pesca a Trento. Dopo aver percorso strade un po' tortuose, che passavano a pochi metri da gigantesche miniere di porfido, scorsi finalmente il lago di Santa Colomba. A primo acchito provai un'improvvisa sensazione che evocava mistero, misticismo, magia. I riflessi sull'acqua trasmettevano pace, tranquillità e i pesci, ben visibili ad occhio nudo, lasciarono presagire qualcosa di molto positivo, che si sarebbe avverato nei giorni successivi. Meno di 48 ore dopo, ero lì, a pesca, e le catture non mancarono. Tornai più e più volte in quell'estate del 2014, finchè scelsi di fare tappa fissa ogni anno, perchè il Lago di Santa Colomba merita molto più di quello che si potrebbe aspettare.
Il lago di Santa Colomba è un lago alpino che sorge ad un'altitudine di circa 1.000 metri, ad ovest di Trento, tra la Valsugana e la Val di Cembra. Possiede un fascino unico, particolare, donato dalla suggestiva cornice naturale, costituita da boschi e terreni rossastri (siamo nel territorio di estrazione del porfido). Le sue sponde sono comode e percorribili per quasi tre quarti della superficie, infatti nel tratto più a sud risultano ripide e poco accessibili. Le acque sono tiepide, ben ossigenate, placide e particolarmente pulite. In inverno il lago tende a ghiacciarsi a causa delle temperature piuttosto rigide. In primavera risorge, e dà il meglio di sé fino in autunno, quando chiude per il letargo invernale degli ospiti che lo popolano. I pesci presenti sono: trote fario e trote iridee (con semine regolari, ogni 14 giorni), tinche, scardole, cavedani, gardon, lucci, persici reali e persici sole.
L' apertura del lago è fissata alla prima domenica di aprile, mentre la chiusura è al 31 ottobre. Vige il divieto di pesca il venerdì. Per pescare al lago di Santa Colomba è inoltre richiesto il possesso di un permesso giornaliero di 15€ (reperibile anche senza licenza di tipo B) o un permesso annuale, entrambi rilasciati dalla FALC (associazione che ha in concessione la gestione del lago) oppure della Fipsas di Trento. Il permesso giornaliero consente di pescare con svariate tecniche e di trattenere fino a 5 trote o 2 lucci. Il regolamento consente di praticare sia la trota lago con esche naturali o esche gommate, sia lo spinning ma solo con esche gommate, mentre è proibito l'impiego di cucchiaini, rapala o ondulanti. La pesca al colpo, invece, segue i regolamenti di altre zone del trentino: si pesca con esche naturali come il bigattino (50 grammi - solo come esca), mais, lombrico e si può pasturare con un massimo di 500 grammi di sfarinati di origine vegetale. Il regolamento e la reperibilità dei permessi potrebbe aver subito modifiche o cambiamenti. Suggerisco vivamente di contattare la Fipsas di Trento per maggior sicurezza: chiamate lo 0461-421409 oppure scrivete una mail a trento@fipsas.it .
Il lago di Santa Colomba è un ottimo spot per la pesca a canna fissa e per la pesca all'inglese. Suggerisco di affrontare il lago con telescopiche di 8/9 metri, che vi consentiranno di pescare agevolmente su fondali di 4/4,5 metri. Le lenze che garantiscono più risultati prevedono galleggianti da 1,5/2 grammi al massimo, una spallinata di 60/70 cm, terminale di 25/30 cm dello 0,12 e amo del 16/18 a gambo lungo sul quale innescare un ciuffetto di bigattini, o un piccolo chicco di mais. Pescando all'inglese, invece, sarà possibile raggiungere il pesce che spesso si muove a galla, costituito da qualche cavedano, gardon, scardole e (talvolta) trote. Non occorrono 3 pezzi all'ultimo grido: una 3,90 metri con potenza 6/15 grammi è più che sufficiente, e dovrà lanciare galleggianti piombati da 6/8 + 2. La lenza per la pesca all'inglese potrà essere composta da un bulk, 1 metro di distanza con la piombatura passiva di 3 pallini, distanziati a 10 centimetri e, a completamento della geometria, un terminale di 25/30 centimetri dello 0,12 con un amo del 16/18, sempre a gambo lungo con un innesco di bigattini o singolo chicco di mais. Lo spinning e la trota lago meritano un discorso a parte. Una canna da 2,10 metri, con azione 2/8 grammi oppure una canna finesse da 2 metri, con azione 0.5/5 grammi sono ottimi compromessi per la pesca in questo specchio d'acqua. Occorre munirsi di jighead e innescare siliconici, che andranno recuperati con piccole jerkate e recuperi intermittenti. Gli amanti della trota lago, infine, potranno scegliere se pescare a galleggiante oppure a tremarella col vetrino. In quest'ultimo caso, i vetrini da 4/6 grammi vanno per la maggiore, specie se abbinati a terminali di 1,20/1,5 metri armati di amo del n°8, sul quale andranno innescate una o due camole.
Tra i corsi d’acqua più importanti del Trentino mi è impossibile non annoverare il fiume che nasce dalle Dolomiti di Brenta, e che scorre maestoso lungo vallate meravigliose, verdeggianti, dagli scorci incantati. Poi, dopo aver percorso chilometri e chilometri, sfocia poi nel più grande lago d’Italia, ovvero il Lago di Garda. Parlo del fiume Sarca, vero e proprio autentico paradiso dei pesc
Tra i più rinomati spot del Trentino c’è un torrente, la cui fama varca le alpi e raggiunge il resto d’Italia. È stato spesso oggetto di report di pescatori sparsi nell’internet, di filmati con le più blasonate televisioni di settore e, un tempo, il suo nome è apparso anche negli scritti di un giornalista, Mario Albertarelli, che viveva un rapporto simbiotico con le acque del torrente.
La Val di Cembra in Trentino offre paesaggi meravigliosi, terre dove il tempo sembra essersi fermato e l'urbanizzazione è ancora un concetto sconosciuto. Oltre all'Avisio, rinomato torrente trentino, la valle presenta bellezze naturalistiche degne di nota, come le Piramidi di Segonzano. Ve ne è un'altra avvolta da un mistero, poco conosciuta, che invece ha veramente tanto da offrire al pescaspor